22 Lug Wimu – museo sulla cultura vitivinicola a Barolo
Barolo e’ un piccolo borgo oggi famoso in tutto il mondo! Deve il suo successo alla nascita, nella seconda metà del 1800, del vino omonimo. Creato dall’intraprendenza della marchesa Giulia Colbert e di Camillo Benso conte di Cavour e dalle conoscenze enologiche di Staglieno e Oudart. Un vino da invecchiamento che non avesse nulla da invidiare ai grandi vini francesi. Così famoso da fare presto il suo “ingresso” sulle tavole dei re. Proprio a Barolo sorge il Wimu- museo del vino. Un museo nato dalla maestria di Confinò (già allestitore del museo del cinema e del museo dell’auto di Torino). Un luogo particolare dedicato a 360 gradi alla cultura vitivinicola. Non solo alcuni diorami ci racconteranno la storia del vino, dagli antichi egizi ad oggi, ma potremo immergersi nella cultura vitivinicola che da sempre fa parte della nostra società. Dalle frasi di scrittore e filosofi legate al vino alla musica; dai quadri dove la famosa bevanda diventa protagonista della scena al cibo tradizionale fino ai “grandi film” che hanno fatto la storia del cinema. Non mancano riprese a volo d’uccello sulle nostre colline e una “piccola giostra” che ruotando illumina le stagioni dell’anno, affascinanti dal punto di vista paesaggistico e cosi’ importanti perche’ legate al ciclo dei lavori della vigna. Per chi ama la parte storica al pian terreno la biblioteca della marchesa e la camera dove alloggiò il rivoluzionario Silvio Pellico, bibliotecario di Giulia Colbert. Un museo “esperienzale” in grado di stupire che non potete non inserire in un itinerario!
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